venerdì 2 dicembre 2011
POST TAG: L 'ALLATTAMENTO
Ho appena letto un post di un simpaticissimo blog "mammesco" Mamma Modello Base che parla, in modo piuttosto indignato, dell'allattamento (qui il link: http://mammamodellobase.blogspot.com/2011/02/ancora-sullallattamento-pensieri-da.html).
Prende spunto da un articolo che incolpa il latte artificiale di molti problemi che affliggono i bambini d'oggi come, ad esempio, l'obesità, senza tener conto di ulteriori fattori, come la cattiva alimentazione, abitudini sbagliate e sedentarietà, che possono causarla.
Io, da mamma, mi trovo completamente d'accordo.
Ho partorito in una struttura che promuove con impegno l'allattamento al seno. Per incanalare le future mamme verso quella strada, ne parlano agli incontri previsti prima del parto, hanno tappezzato il reparto da immagini di felici mamme con la puppa di fuori, e, una volta partorito, hanno allestito una saletta nella nursery con un lettore dvd e un televisore per mostrare un video (a ripetizione) che spiegava i vantaggi dell'allattamento al seno, così come le modalità.
Nonostante tutto, a me il latte non è venuto. E si che tutti all'ospedale mi dicevano che era "impossibile che non venisse" ma, nonostante i ripetuti sforzi (e quando dico ripetuti intendo che ho attaccato il bimbo fino ai 2 mesi per provarci) non c'è stato niente da fare.
Siamo stati in ospedale 5 giorni perchè il bimbo aveva avuto un po' di ittero e un forte calo di peso senza che a nessuno venisse in mente di provare a tirarmi il latte. All'uscita dall'ospedale dai 2960kg della nascita, Samuele pesava 2400kg. Arrivati a casa ho continuato a provare ad attaccarlo e la notte ha iniziato a piangere come un forsennato tanto che io e il mio compagno non sapevamo cosa fare.
Siamo tornati all'ospedale dove (finalmente) le ostetriche hanno provato a tirarmi il latte e sorpresa....niente...ma niente! Hanno così dato un po' di latte artificiale che avevano lì come riserva facendoci giurare di non dire a nessuno che in quel reparto era presente quel "veleno".
E da lì Samuele ha ricominciato a crescere, abbiamo fatto vari tentativi fino a trovare il latte giusto e la storia è arrivata al lieto fine.
E io non ho allattato. Per questo vado veramente di fuori quando sento trattare le madri che non allattano come madri di categoria B,a cui non interessa il bene del proprio figlio. Io non ho potuto per cause di forza maggiore, ma chi deve rientrare subito a lavorare? chi soffre di depressione e non riesce a mantenere il ritmo? O chi semplicemente prende la decisione di crescere il proprio bambino come meglio preferisce?
Non sono madri snaturate e non mi piace che vengano trattate come tali.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento