giovedì 29 dicembre 2011

FAI DA TE: SAPONETTE GOLOSE

Questo Natale, complice il tempo in più a disposizione che ho, ho deciso di inserire tra i regalini qualcosa fatto da me e ho scelto di creare delle saponette golose.
Ho fatto un mini corso di un'ora e ho scoperto che realizzarle è semplicissimo, per cui, una volta imparata la tecnica, mi sono sbizzarrita con le combinazioni.
I materiali che servono sono:


- Sapone puro alla glicerina ( si trova nei negozi di fai da te e bricolage). Io ho utilizzato questi qui sotto



- contenitore da microonde
- stampini per budini o biscotti, meglio se in silicone
- alcool in boccettina spray
- colorante per alimenti, caffè, cannella, cacao in polvere. Ricordiamoci che per colorare una saponetta per il corpo possiamo utilizzare tutto ciò che possiamo anche mangiare, se invece vogliamo fare una saponetta per altro uso non cosmetico, possiamo usare anche profumi o colorazione sintetiche.
- miele, creme idratanti, profumi per il corpo
- decorazioni

Per iniziare tagliamo un po' di sapone puro e mettiamolo in un contenitore dentro al quale andremo a scioglierlo. Possiamo scegliere se scioglierlo a bagno maria o nel microonde. Nel secondo caso è bene fare molta attenzione, tenere il forno a circa 600-700w e magari controllarlo ogni 20 secondi. Il sapone sciolto non deve bollire perchè si sciuperebbe e, una volta seccato, trasuderebbe delle bollicine.
Una volta che il sapone raggiunge questa consistenza


possiamo "modificarlo". Per rendere il sapone più idratante si possono aggiungere delle creme o il miele, che gli dà anche una delicata colorazione, per cambiare completamente colore è possibile mettere qualche cucchiaino di caffè o cacao o altri coloranti alimentari, oppure qualche goccia di profumo, meglio ancora se si tratta di un profumo "appetitoso" come vaniglia, cioccolato o qualcosa di fruttato.
Una volta creato il composto possiamo colarlo nello stampino. Per fare una saponetta a più strati non riempiamola fino all'orlo ma fermiamoci dove intendiamo iniziare col colore successivo. Importante, una volta finito di colare il sapone, spruzzare l'alcool per eliminare tutte le bollicine. Durante l'operazione di colorazione il sapone potrebbe rapprendersi un po', in questo caso basta mescolarlo o farlo risciogliere per qualche secondo, sempre facendo attenzione a non portarlo a bollore.


Il sapone asciuga abbastanza rapidamente (niente a che vedere con la cera, per cui ci vogliono diverse ore) e in una decina di minuti circa si può aggiungere il secondo strato. Prima di colare nuovamente il sapone fuso, altra spruzzata di alcool per far incollare i due saponi, e di nuovo spruzzata di alcool per eliminare le bollicine a fine colatura.
Dopo una mezz'oretta la saponetta si può dire pronta e può essere tolta dallo stampo (con gli stampini in silicone l'operazione è veramente semplicissima).
Ecco alcune delle mie creazioni, le ho regalate alle cognate insieme ad una confezione di the! I miei stampi sono a forma di cuore, ma le saponette sono ancora più carine se realizzate con stampi a forma di budino, che le rendono ancora più golose!
Saponetta funzione scrub con sale rosa dell'Himalaya, miele e cacao in polvere

Saponetta con chicchi di zucchero argentati, crema idratante, colorante per alimenti rosso, cacao in polvere e profumo al lampone
 


Saponetta con crema idratante, cacao, colorante per alimenti rosso
Saponetta con crema idratante caffè e cacao

martedì 20 dicembre 2011

CHIACCHIERE: Avvicinandosi al Natale...

Mi sono messa a guardare le foto dello scorso anno ed eccolo lì: piccolo, tenero, con le sue guancette rosse. Samuele era un amore, tanto che avevamo deciso di fare i biglietti di auguri con le sue foto vestito da Babbo Natale.


  

Era il suo primo Natale e aveva 7 mesi. Io avevo il mio bel lavoro e con lui e il mio compagno a fianco, niente mi spaventava, mi sembrava di aver raggiunto finalmente la vita perfetta.
Quest'anno Samuele ha 19 mesi, è un piccolo terremoto biondo, sveglio e simpatico e lo amo, se possibile, ancora di più. Non siamo riusciti a fargli le foto natalizie di rito perchè non sta mai fermo e, si può dire, che questo è il suo primo vero Natale, il primo Natale in cui capisce cosa succede, in cui impara a conoscere Babbo Natale e in cui ha capito che nel presepe la cullina è vuota perchè il bambino è nella pancia della sua mamma.
Io, purtroppo, due mesi fà ho perso il mio lavoro, quel lavoro che nel mio micromondo era perfetto: vicino casa, part time e che anche incontrava i miei gusti e i miei interessi.
 Così l'umore si fà un po' sottotono...
Voglio però lo stesso far vivere al mio bambino il Natale che desidero per lui, magico e carico di atmosfera come quelli che vivevo io da piccola: la vigilia ed il Natale con i parenti, i pacchetti sotto l'albero pieno di lucine, come piace a lui,  e l'attesa per quel signore con la barba bianca che gli porterà un bel regalo. Quest'anno è ancora troppo piccolo per chiedere, così abbiamo chiesto a Babbo Natale di portargli un bel cavallo di peluche, rigido, alto almeno un metro, su cui potrà montare...sono sicura che impacchettato sotto l'albero farà parecchia scena!
E chissà che il prossimo anno non sarà di nuovo un Natale più sereno...



giovedì 15 dicembre 2011

LONDON FAI DA TE: PART 2


Una volta arrivata a Londra mi sono sentita come a casa. Non so se dipenda dal fatto che in un'altra vita sono stata una damina inglese tutta the, biscottini e ricerca del marito, o semplicemente per il fatto che sono cresciuta adorando lingua, cultura, storia, musica, letteratura inglesi. Forse entrambe le cose (alla fine il the mi fà impazzire anche ora, sarà un deja vu??) ma fatto sta che in giro per Londra ero praticamente in estasi.
Ci sono un'infinità di cose da fare e da vedere tanto che, in tre miseri giorni, siamo riusciti solo a fare il giro più turistico della città, ripromettendoci poi di tornarci quando Samuele sarà più grande per godercela tutti e tre insieme (e magari in estate).

A partire dai musei ce ne sono per tutti i gusti, molti dei quali sono gratuiti (ad esempio la National Gallery, la Tate Modern Gallery, il British Museum, ecc) mentre altri sono a pagamento. Noi abbiamo deciso di rinchiuderci nei musei il meno possibile, un po' perchè io li avevo già visitati in passato e un po' perchè al mio lui e ai nostri amici non interessavano. Ci siamo limitati a visitare il Madam Tussaud, il celeberrimo museo delle cere, che, è vero, costa un botto ed è iper commerciale, ma ci ha fatto divertire moltissimo e poi, con il 2FOR1, abbiamo pagato solo un biglietto in due. Altro museo molto bello e stavolta gratuito è stato il Natural History Museum, famoso per l'ingresso dove campeggia lo scheletro di un enorme dinosauro e per essere stato usato dai Chemichel Brothers per un video.

Imperdibili, secondo me, sono i parchi. Londra ha molti polmoni verdi estramemente curati dove vivono molti animali come i famosissimo scoiattoli che vengono a mangiare sulle mani deglia avventori. Bello, bellissimo, mi piace tanto questa concezione del parco, dove poter fare jogging, leggersi un libro su una panchina o semplicemente rilassarsi.

Visitare Londra vuol dire anche fare shopping (o cercare di farlo dato i prezzi..) e ci sono negozi per tutti i gusti. Oltre alle catene più famose o a certi colossi come Harrods o Selfridges, si possono scovare negozietti davvero sfiziosi dove trovare, magari, anche qualche capo vintage.

L'aspetto in cui noi italiani troviamo più difficoltà andando all'estero è sempre la cucina: come si mangia in Italia non si mangia altrove. Non bisogna, però, commettere l'errore di andare a cercare ristoranti italiani all'estero perchè spesso ne rimaniamo delusi.
A Londra possiamo buttarci sulle numerosissime catene per la colazione (Starbucks, Caffè nero,ecc) o per pranzo e cena (Mc Donald's, Burger King, Pret a manger, Pizza Hut dove con meno di £ 7,00 si può mangiare pizza pasta e insalata a volontà) , ma vale forse la pena anche provare un tipico pub, assaggiare i veri hamburger dei chioschetti per strada o il fish&chips che non delude mai. Se poi per pranzo ci accontentiamo di un panino, nella catena Boots (che è profumeria, farmacia e alimentari) si travano a poche sterline, pranzi completi di panino, frutta e bibita.

Facendo una breve resonconto delle cose che mi hanno impressionato di più viene fuori:
-I londinesi sono  ipertecnologici, tutti, compreso il vecchietto che qui non sa nemmeno cambiare canale con Sky, posseggono uno smartphone, un tablet o un e-reader con cui passano il tempo in metro o per strada.
- La città è pulitissima, la metro viene ripulita dopo ogni corsa e in giro non si vedono cartacce o spazzatura: notevole per essere una metropoli e considerando che da noi gli inglesi non hanno nomea di persone particolarmente attente all'igiene.
- Non mangia quasi nessuno a casa. Sarà perchè abitano lontano dai luoghi di lavoro o perchè la vita in una metropoli è così, ma i ristoranti sono sempre affollatissimi e non solo di turisti.
- Le ragazze inglesi sono molto belle. Ce ne sono di varie tipologie ma il genere che mi piace di più è un mistro tra la cantante Adele ed Emma Bunton ex Spiace Girl. Morbide nelle forme con dei visi fenomenali, capelli lunghi e belli che vanno dal biondo chiarissimo al castano ramato e, dulcis in fundo, chilometri di ciglia finte!
- La maggior parte delle persone si muove con i mezzi pubblici, ma chi lo fà con auto propria solitamente ha sotto il sedere un macchinone incredibile!



mercoledì 14 dicembre 2011

LONDRA FAI DA TE PART 1: Consigli per organizzare il viaggio


Io e il mio compagno siamo reduci da una splendida tre giorni a Londra (6-7-8 dicembre) che per quest'anno sarà il nostro regalo di Natale. Abbiamo deciso di andare solo noi due  con una coppia di amici e di lasciare per la prima volta il nostro cucciolotto a casa (con grande panico mio), ma di questo parlerò un'altra volta. Dopo questa esperienza scrivo due righe (aiuto mi sa che saranno molte di più) per dare qualche suggerimento a chi ha intenzione di andarci prossimamente.

L'idea di partire è nata a settembre quando abbiamo prenotato sia volo che hotel. Dall'aereoporto più vicino a noi (quello di Pisa), Londra si può raggiungere con la Ryan Air così abbiamo deciso di volare con loro.
Ci sono moltissime compagnie che dall'Italia raggiungono Londra, per cui è consigliabile fare una ricerchina delle varie tariffe che ci sono in giro nel periodo che vi interessa. Per fare questo sono utilissimi alcuni siti web come VolaGratis o Expedia, che, una volta inseriti data di andata e ritorno e città di andata e ritorno, cercano le migliori offerte. Prenotare da casa con carta di credito costa sicuramente meno che in agenzia, dato che le varie agenzie di viaggi generalmente prendono una quota fissa per ogni prenotazione sia di volo che di hotel.

Volare con Ryan Air vuol dire spesso e volentieri viaggiare con il solo bagaglio a mano. Il bagaglio a mano permesso da Ryan Air deve rispettare le misure  55x40x20 cm e i 10 kg di peso.
Per andare via 3-4 giorni è più che sufficiente, portando via un paio di cambi di pantaloni (nel caso delle donne i pantacollant pesano meno e tengono caldo!!!), 3-4 maglie e l'intimo per tutti i giorni. Forse ci possono stare un altro paio di scarpe. Nel nostro caso sia all'andata che al ritorno hanno fatto più caso alla dimensione della valigia che al suo peso. Doveva infatti entrare perfettamente nell'apposito misuratore.
Discorso a parte vale per i liquidi. Per norma internazionale i liquidi nei bagagli a mano devono essere contenuti in una busta trasparente di dimensioni 20x20cm, in quantità non superiore a 100 ml per singolo prodotto. Fanno parte dei cosiddetti "liquidi" anche dentifricio, spuma per capelli, dedorante spray o stick, creme varie.
Ultima cosa importante da ricordare volando con Ryan Air è il check in online, che và effettuato sul sito Ryan Air.com da 15 giorni a 4 ore prima del volo. Il check in online permette di saltare le file ai check in e di andare direttamente ai controlli per l'imbarco se non si hanno valigie da mandare in stiva.

Una volta scelte le date (e secondo me è sempre meglio partire dall'aereo per trovare le migliori offerte) ci sono un milione di hotel tra cui scegliere e anche qui qualche commento online è importantissimo per non trovarsi male. Trip Advisor, ad esempio, mostra commenti da utenti di tutto il mondo ed è utilissimo.
Noi abbiamo soggiornato a The Hyde Park Hotel, un tre stelle nella zona di Bayswater. Piccolo, abbastanza pulito e centrale: ci siamo trovati bene.

Una volta arrivati a Londra (aeroporto Stansted per i voli Ryan Air) bisogna trovare un mezzo di trasporto che  porti in centro, visto che Stansted dista una cinquantina di km dalla capitale inglese, e anche qui conviene partire dall'Italia già organizzati.
Ci sono infatti due modi per raggiungere il centro città: il treno e i vari bus. Se il treno è molto costoso e veloce, il bus ci mette un'oretta e mezza ma molto più economico! Prenotando infatti con un buon anticipo sui vari siti ( EasyBus, Terravision, ecc) si può viaggare verso il centro città davvero a prezzi vantaggiosi, anche a partire da £ 12,00 a/r.
Una volta arrivati a Londra (questi bus scaricano i turisti generalmente nei paraggi delle stazioni principali, tipo Liverpool Station, Victoria Station o Marylebone Station) il passo successivo è organizzarsi per i trasporti cittadini e anche in questo Londra è carissima. Una semplice corsa in metro costa ben £ 4,00!
Si può risparmiare in due modi:
- Acquistando una DAY TRAVEL CARD, ovvero una tesserina che al costo di £ 6,60 o £ 8,00 a seconda di dove la farete, potrete salire su metro e bus quante volte desiderate nell'arco delle 24 ore. La TRAVEL CARD esiste anche settimanale e costa £ 27,00. La si può trovare alle stazioni dei treni e a quelle della metropolitana, ma, attenzione attenzione, se la comprate alla stazione ferroviaria, avrà un simbolino che permetterà di aderire fino ad aprile 2012 alla fantastica promozione 2FOR1 grazie alla quale presentandola alla cassa di molte attrazioni a pagamento insieme a un depliant nominativo che potete scaricare  qui, avrete diritto a 2 biglietti al prezzo di uno. Fantastico considerando che, se molti musei sono gratuiti, quelli a pagamento praticamente svenano!


Il simbolino indicato dalla freccia viola è il simbolo della stazione che permetterà di aderire alla 2FOR1
 - Altra tesserina da viaggio molto usata è la celeberrima OYSTER. E' una tessera ricaricabile e la potete fare sempre alle stazioni o in molti negozi sparsi per la città che presentano lo stemmino blu. Ha un costo iniziale di £ 5,00 per la cauzione, che vengono rese alla riconsegna,  e la si può ricaricare dai vari punti in giro per la città. Con questa carta si paga £ 1,30 il viaggio in bus e £ 1,90 quello in metro.


sabato 10 dicembre 2011

Ricetta per....TORTA DI PANNOLINI!

E' una moda che arriva dall'America (tanto per cambiare) ma la torta di pannolini o diaper cake sta impazzando anche in Italia.
Si trovano spesso nei negozi di articoli per l'infanzia o nelle farmacie, già confezionate, ma io ho deciso di farla con le mie mani in occasioni della nascita della figlia di una coppia di amici, la piccola Rosa, nata pochi giorni fa.
Il mio primo incontro con una torta di pannolini è stato in occasione della nascita di Samuele, perchè mi è stata regalata da un gruppo di colleghi-amici. Mi è piaciuta subito perchè, apparte il suo essere molto "scenica" , mi è stata utilissima! (ecco la foto di quella regalata a me, il tema era "Palazzo Mediceo" il luogo dove lavoravo con gli amici).



Così, basandomi su vari tutorial che si trovano in rete ( e con un po' di pazienza se ne trovano un'infinità) mi sono messa al lavoro.
Purtroppo non ho realizzato foto "work in progress" ma gli ingredienti/materiali che servono non sono moltissimi, ovvero:

- Base per dolci in plastica o cartone di 40-45 cm di diametro
- Nastro adesivo
- Due rotoli interni dello Scottex
- Pannolini, possibilmente taglie piccole 2 e 3 (nella mia torta a 4 piani ne sono serviti 110)
- Elastici di varie misure
- Pistola per colla a caldo
- Decorazioni secondo il proprio gusto
- Foglio trasparente per incartarla

Ho preso le due anime dei rotoli da cucina e li ho inseriti uno dentro l'altro, assicurandoli insieme con il nastro adesivo, poi le ho attaccate, sempre con lo scotch, alla base per dolci.
Dopo aver arrotolato tutti i pannolini (per farlo li ho arrotolati facendo attenzione che la parte sotto, che và tra le gambine rimanesse all'esterno) e dopo averli chiusi con un elastico, ho inserito i rotoli di carta da cucina in un elastico bello grande e via via tutti i pannolini dentro, seguendo l'andamento circolare dell'anima di cartone. (Più facile a farsi che a dirsi). Nel primo strato ne ho fatte quattro file.
Stesso procedimento peri piani superiori, il secondo era di tre file, il terzo di due e il quarto di una sola fila.
All'interno, sfilando volta volta dei pannolini, ho nascosto dei regalini: un bavaglino, un bagnoschiuma e cosine così.
Ho preso poi dei nastri di raso, come colori dominanti sono andata sul verde e sul lilla, due colori che insieme mi piacciono moltissimo e che trovo molto carini per una bambina. A maggior ragione questa piccolina si sarebbe chiamata Rosa e ho deciso di giocare piuttosto sul tema del fiore e non su quello del colore che trovavo più banale.
Ho scelto quindi due nastri abbastanza alti, l'importante è coprire tutti gli elastici, e li ho fissati con la colla a caldo tirandoli bene e facendoli aderire per bene alla torta. E poi sono passata ai decori veri e propri e qui ci si può sbizzarrire! Avevo comprato delle roselline di raso, delle farfalline adesive ed il cernit, con cui ho realizzato (ahimè come primo tentativo non sono venute perfette) delle rose lilla.
Dopo aver decorato la torta, appunto, a proprio piacimento, l'ultimo passaggio è quello di preservare i pannolini dalla polvere dato che, in molti casi, non vengono usati subito. Per questo scopo avevo acquistato dell'ovatta che, messa sopra i pannolini sembra quasi panna montata.
Ultimo passaggio, il confezionamento della torta. Anche in questo caso è importante per evitare nuovamente che la polvere si depositi sui pannolini e sulle decorazioni. Ho usato due fogli di plastica trasparente con cui di solito si incartano i dolci.
Il risultato è stato molto simpatico, come primo tentativo sono abbastanza soddisfatta, certo se ne dovrò fare una seconda butterò via meno materiale e saprò quanta stoffa o pannolini mi servono.
Di seguito qualche foto della torta e delle decorazioni!





Rosellina fatta con un calzino



Dettaglio dell'ovatta

Fiocchetto con rosellina applicata
Dettaglio delle rose in cernit
La torta completata!

sabato 3 dicembre 2011

Il latte artificiale: scegliere quello giusto



Essendo un argomento che mi sta molto a cuore e con cui, mio malgrado, ho dovuto imparare a convivere fin dai primissimi giorni del mio bambino, voglio parlare un po' più approfonditamente del latte artificiale.
Innanzi tutto, vediamo quali sono i casi in cui si deve scegliere (sempre sotto consiglio del pediatra) di arrivare a dare a nostro figlio il latte artificiale. I casi sono due:
- Il latte non è mai arrivato, come nel mio caso;
- Il latte materno è troppo poco e quindi non è sufficiente a sfamare il bambino. Questa circostanza si può verificare anche non da subito, anzi, nella maggior parte dei casi, dopo alcuni mesi dalla nascita.
Una volta appurato che dobbiamo alimentare il piccolino con questo tipo di latte, vediamo come sceglierlo.
In commercio il latte artificiale esiste in forma liquida, all'interno di alcuni brick da 500ml o in polvere, in confezioni da 800ml. Se il latte liquido è già pronto per essere consumato, solo dopo essere riscaldato (in un pentolino, a bagnomaria o nel microonde), il latte in polvere và preparato seguendo alcune semplici istruzioni che sono presenti in tutte le confezioni e che sono generalmente uguali per tutte le marche:
- Dopo essersi lavati bene le mani, riscaldare la quantità d'acqua desiderata (sentire il pediatra quanto latte deve mangiare per pasto il piccolino) in un pentolino o al microonde senza portarla ad ebollizione. E' opportuno scegliere un tipo di acqua oligominerale, ce ne sono moltissime in commercio.
- Mettere l'acqua in un biberon sterilizzato, possibilmente Bisfenolo free.
- Prelevare dal contenitore del latte con l'apposito misurino la quantità di polvere sufficiente per riempire il misurine fino all'orlo senza oltrepassarlo. In genere si inserisce 1 misurino di latte ogni 30gr d'acqua. E' importante rispettare queste dosi, una dose maggiore di polvere potrebbe creare problemi ai bambini di digestione ma anche ai loro piccoli reni.
- Mescolare il latte all'interno del biberon dopo averlo chiuso con ghiera, tettarella e coperchio, tutto ben sterilizzato.
- Prima di somministrare il latte al bambino, testare la temperatura sul dorso di una mano.
Importate: se il latte,  una volta preparato, non viene consumato tutto, non può essere riutilizzato.
 La preparazione del latte, come si può vedere è molto semplice, un po' più difficile è forse scegliere il tipo di latte adatto ai piccoli problemini dei vostri bambini. Ogni marchio di alimenti per neonati produce il suo latte, alcuni, i più comuni, si trovano direttamente al supermercato, altri, più costosi e adatti, appunto, a particolari problematiche dei neonati, solo in farmacia. Esistono, infatti, tipi di latte particolarmenti adatti a bambini che soffrono di stitichezza (come l'Aptamil conformil), per chi è affetto da colichette (come il Novalac anticolica) o per quelli che soffrono di rigurgiti (Plasmon Pancino Primigiorni A.R.).
Il latte và anche scelto in base all'età del bambino.
Esistono i latte adatti fin dai primi giorni (formulazioni HA) e fino ai 5-6 mesi, i latte marchiati col numero 2, adatti dai 6 mesi fino all'anno e poi, facoltativi, i latti di proseguimento dai 12 ai 36 mesi, sicuramente più digeribili e ricchi di ferro del comune latte vaccino. Questo tipo di latte si trova spesso già aromatizzato al biscotto o al miele e cereali o addirittura scremato. Anche per decidere quale latte è più indicato per il nostro bambino, d'obbligo il consiglio del pediatra.
La scelta del latte artificiale, oltre ad essere spesso una scelta obbligata è, dobbiamo ammetterlo, anche una scelta molto comoda (anche se costosa): il bimbo può essere allattato da chiunque, anche se la mamma per qualsiasi motivo non può essere presente, e, per allattarlo fuori casa, è sufficiente seguire alcuni piccoli accorgimenti e acquistare alcuni prodotti che possono aiutarci.
Per esperienza, ho trovato comodissima l'abbinamento thermos-dosa latte. Se l'acqua può essere riscaldata ovunque, in casa di amici, come in un bar, per portare via il latte in polvere è comodissimo il dosa latte, ci sono di moltissime marche e l'ho consigliato anche nel post sulla lista di nascita. All'interno si può inserire quanta polvere serve per un pasto, già misurata, fino a tre pasti.

venerdì 2 dicembre 2011

POST TAG: L 'ALLATTAMENTO


Ho appena letto un post di un simpaticissimo blog "mammesco" Mamma Modello Base che parla, in modo piuttosto indignato, dell'allattamento (qui il link: http://mammamodellobase.blogspot.com/2011/02/ancora-sullallattamento-pensieri-da.html).
Prende spunto da un articolo che incolpa il latte artificiale di molti problemi che affliggono i bambini d'oggi come, ad esempio, l'obesità, senza tener conto di ulteriori fattori, come la cattiva alimentazione, abitudini sbagliate e sedentarietà, che possono causarla.
Io, da mamma, mi trovo completamente d'accordo.
Ho partorito in una struttura che promuove con impegno l'allattamento al seno. Per incanalare le future mamme verso quella strada, ne parlano agli incontri previsti prima del parto, hanno tappezzato il reparto da immagini di felici mamme con la puppa di fuori, e, una volta partorito, hanno allestito una saletta nella nursery con un lettore dvd e un televisore per mostrare un video (a ripetizione) che spiegava i vantaggi dell'allattamento al seno, così come le modalità.
Nonostante tutto, a me il latte non è venuto. E si che tutti all'ospedale mi dicevano che era "impossibile che non venisse" ma, nonostante i ripetuti sforzi (e quando dico ripetuti intendo che ho attaccato il bimbo fino ai 2 mesi per provarci) non c'è stato niente da fare.
Siamo stati in ospedale 5 giorni perchè il bimbo aveva avuto un po' di ittero e un forte calo di peso senza che a nessuno venisse in mente di provare a tirarmi il latte. All'uscita dall'ospedale dai 2960kg della nascita, Samuele pesava 2400kg. Arrivati a casa ho continuato a provare ad attaccarlo e la notte ha iniziato a piangere come un forsennato tanto che io e il mio compagno non sapevamo cosa fare.
 Siamo tornati all'ospedale dove (finalmente) le ostetriche hanno provato a tirarmi il latte e sorpresa....niente...ma niente! Hanno così dato un po' di latte artificiale che avevano lì come riserva facendoci giurare di non dire a nessuno che in quel reparto era presente quel "veleno".
E da lì Samuele ha ricominciato a crescere, abbiamo fatto vari tentativi fino a trovare il latte giusto e la storia è arrivata al lieto fine.
E io non ho allattato. Per questo vado veramente di fuori quando sento trattare le madri che non allattano come madri di categoria B,a  cui non interessa il bene del proprio figlio. Io non ho potuto per cause di forza maggiore, ma chi deve rientrare subito a lavorare? chi soffre di depressione e non riesce a mantenere il ritmo? O chi semplicemente prende la decisione di crescere il proprio bambino come meglio preferisce?
Non sono madri snaturate e non mi piace che vengano trattate come tali.

mercoledì 30 novembre 2011

Libri: La casa dei destini intrecciati - Erica Bauermeister


Capita a tutti di superare un periodo brutto, a volte dovuto a problemi d'amore, di lavoro o, ancora peggio, di salute. Proprio quest'ultimo è il caso di Kate, protagonista centrale de La casa dei destini intrecciati che si ritrova a festeggiare nella veranda della sua casa la fine di un anno terribile segnato da una bruttissima malattia. Fortunatamente il "male" l'aveva abbondanata e aveva avuto lo strano merito di creare uno stretto quanto eternogeneo gruppo di amiche che avevano assistito Kate nei giorni peggiori della malattia.
Assistere l'amica era stato terapeutico per tutte, che si erano momentaneamente distratte dai loro piccoli e grandi problemi quotidiani fino a quel giorno, il giorno in cui Kate non aveva più bisogno di loro.
Così, tutte riunite intorno a un tavolo, decidono di porsi davanti a delle sfide e di affrontare le loro più grandi paure nel corso dell'anno a venire.
Scopriamo così, una per una, le storie delle amiche di Kate  e affrontiamo attraverso le parole della Bauermeister le loro sfide.
Un libro bellissimo, quasi completamente al femminile dove l'elemento "uomo" è presente  ma marginalmente e spesso nemmeno con una nota totalmente positiva, ricco di suoni e sensazioni ma soprattutto di speranza.

- FRASE EMBLEMA: "Lei era stata un fiume, pensò mentre tornava indietro lungo la riva, quella a cui tutti raccontavano cose. Caroline, Daria, Marion, Sara, Hadley: a quanto pareva, quando si trovavano vicino a qualcuno che l'anno seguente avrebbe potuto non esserci, dicevano cose  che altrimenti non avrebbero detto, lasciavano affiorare parti di sé che altrimenti avrebbero potuto rimanere nascoste."
- A CHI LO CONSIGLIO: Lo consiglio a chi in questo momento ha bisogno di speranza in un periodo che, nella vita normale, ne dà veramente poca e a chi crede nella rinascita di se stessi.
- NUMERO PAGINE: 240
- EDITORE: Garzanti
- PREZZO: € 17,60

lunedì 28 novembre 2011

The Twilight Saga: i perchè del successo



E' uscito alcuni giorni fà il quarto film della saga di Twilight, "Breaking Dawn - PART I": immancabilmente altro mega successo.
A partire dal primo episodio, Twilight, con l'avvicendarsi di registi diversi, la saga è stata record di incassi; ma ancora prima i libri di Stephenie Meyer sono diventati dei best seller internazionali non appena entrati nelle liberie.
Sarà merito della trama intrigante, dei personaggi attuali e inusuali, ma i giovani (e meno giovani...eheh...sono tra la folta schiera degli over 18..anche over 25...) sono impazziti per questa serie.
Ho letto tutti i libri e visto i film e mi sono fatta un'idea degli ingredienti che rendono questa saga fantascientifica così amata.

1)   Al primo posto metto le caratteristiche dei protagonisti.

Edward Cullen è un affascinante vampiro ultracentenario, dall'aspetto di un bellissimo adolescente che ha deciso, insieme alla sua famiglia, di vivere insieme agli esseri umani, cibandosi solo di sangue di animali. Edward, oltre ad essere bello come il sole (e un po' pallido) è anche aggraziato e sinuoso come un gatto e anche molto colto (te credo...dopo aver fatto il liceo cinquanta volte!). Anche se dalla descrizione potrebbe sembrare noioso, in realtà ha quel tipo di charme da "uomo che non deve chiedere mai".
Jacob Black è l'antagonista di Edward ed è un giovane indiano della tribù dei quileute. E' un ragazzo focoso e solare, a volte un po' ingenuo. Il personaggio di Jake ha una vera e propria evoluzione nel corso dei libri, cresce e scopre con shock di essere un licantropo, fatto che lo fà maturare moltissimo.
Bella Swan è la protagonista femminile della saga, la donzella contesa dai due baldi giovani, è una come tante, carina ma non bellissima e anche un po' goffa, insomma, una ragazza in cui è facile identificarsi.

2)      Al secondo posto darei un gran merito alla trasposizione cinematografica dei libri che, a parer mio, è riuscitissima (soprattutto nei primi due episodi, Twilight e New Moon).
Bellissimi gli scenari un po' tetri che ricostruiscono la piovosa cittadina di Forks, ma soprattutto azzeccatissima la scelta degli interpreti che sono entrati di sicuro nei cuori di moltissimi fan.

- Ad incarnare  Edward Cullen è stato scelto l'attore inglese Robert Pattinson. Con la sua aria tenbrosa e un po' sfuggente è perfetto nei panni del bel vampiro. Difficile non vedere in Robert un principe azzurro dei giorni nostri!


- Nei panni sdruciti di Jacob abbiamo Taylor Lautner, il bel ragazzone americano, frutto di un miscuglio di razze che lo ha reso geneticamente molto fortunato. Come il suo personaggio ,Taylor ha avuto una grande evoluzione nei vari episodi della saga: per continuare ad essere il volto (ma soprattutto il corpo) di Jake ha dovuto cambiare il suo aspetto fisico, sottoponendosi a impegnative sedute di allenamenti che gli hanno permesso di sfoggiare un fisico da paura (altro sottomotivo del successo del film eheh!)


- L'innamoratissima Bella ha lo sguardo intenso di Kristen Stewart, una giovane attrice che vanta già delle esperienze importanti alle spalle, un po' diversa dalle normali dive di Holliwood tutte botox e lustrini, ma piuttosto un po' grunge e molto rock'n'roll.


3) Sicuramente avvincente il triangolo amoroso che, nonostante coinvolga creature fantastiche come vampiri e licantropi, è un tema assolutamente vecchio stile. Ci hanno insegnato Shakespeare con Romeo e Giulietta, Dante con Paolo e Francesca e molti altri scrittori nel corso dei secoli, che gli amori impossibili sono come delle calamite per i lettori!

4)Per l'ultimo punto torno sui personaggi...ma come si fà a scegliere tra Edward e Jacob??? Vale la pena vedere tutti i filme e leggersi i libri solo per poter schierarsi in uno dei due team, TEAM JACOB e TEAM EDWARD. Personalmente, non so ancora da che parte stare!

sabato 26 novembre 2011

Libri: Quello che le mamme non dicono - Chiara Cecilia Santamaria

Voglio inaugurare il "reparto libri" di questo blog con un libro ad hoc, il cui argomento è la maternità.
Di libri sul rapporto mamma e figli ce ne sono veramente una vagonata, ma questo credo proprio sia in assoluto il più bello!


Il libro, edito da Rizzoli, si intitola Quello che le mamme non dicono ed è stato scritto dalla, ormai, famosissima blogger Chiara Cecilia Santamaria. Si, perchè questo libro nasce come conseguenza del grande successo del blog "Ma che davvero? - 28 anni. mamma. aiuto", in cui la scrittrice, dopo aver scoperto di essere inaspettatamente incinta, racconta timori e dolori di una donna in procinto di assumersi una enorme responsabilità come quella di avere un figlio.
E Quello che le mamme non dicono è bello proprio per questo: descrive in modo veritiero e senza fronzoli la reazione dell'autrice di fronte all'idea di avere un figlio, le fatiche e le problematiche della gravidanza e il senso di inadeguatezza del post parto, in cui, anche fare una doccia, diventa un'impresa titanica. Il tono è ironico e a volte un po' sarcastico,e racconta come non sempre con una donna incinta nasca una mamma amerevole ma che spesso il passaggio "dal Pampero ai Pampers" è un percorso che comporta molte rinunce, ma che termina comunque con l'incontro con l'amore più grande del mondo.
Si, perchè comunque il libro ha assolutamente un lieto fine! Nel corso del prima anno di vita della piccola "polpetta" (così l'autrice chiama la sua bambina) entrambe imparano a conoscersi, rispettarsi ed amarsi.





- FRASE EMBLEMA: " Ci sono tanti modi di essere madri, e probabilmente nessuno è giusto o sbagliato. Io, semplicemente, per prove ed errori, sto cercando il mio. Con il mio ritmo, i miei passi incerti, e lei a portarmi per mano"
- A CHI LO CONSIGLIO: Lo consiglio a chi è in attesa o è già mamma, per identificarsi e farsi qualche risata, ma anche agli uomini perchè capiscano quello che deve affrontare una donna che si vede stravolgere completamente la propria vita.
- NUMERO PAGINE: 260 pagine
- PREZZO: € 16,50

mercoledì 23 novembre 2011

Qualche dritta su...la Lista di Nascita!

E' diventata una moda, amata da alcuni, odiata da altri, la lista di nascita è ormai una delle priorità delle neomamme che si avvicinano al momento del parto.
Rappresenta, secondo me, un valido aiuto per amici e parenti per trovare il regalo giusto e più utile da fare al bebè, evitando poi che i genitori si ritrovino un paio di scaldabiberon o con qualcosa di orribile che non avrebbero mai usato.
Si può fare in tantissimi negozi di articoli per l'infanzia, dalle catene più famose come Prenatal, Chicco o IoBimbo, o in negozi privati, dove sicuramente il personale saprà dare molti consigli su quello che conviene inserire.
Ecco, in linea di massima quello che può essere utile:

  •  Trio carrozzina-ovetto-passeggino ] sono i regali più grossi che generalmente
  • Culla, lettino e fasciatoio per cameretta  ] fanno i nonni o gli zii, comunque i parenti più prossimi.

  •  Fasciatoio pieghevole da mettere in bagno: sono molto comodi, possono stare sopra i bidet una volta aperti e poi ripiegati e riposti;
  • Passeggino leggero o seconda età: Anche se non viene utilizzato subito ma circa intorno ai 10 mesi (e fino verso ai 3 anni), credo sia giusto inserirlo nella lista nascita, per non dover acquistarlo dopo. Anche in questo caso ce ne sono tantissimi. Se posso dare un consiglio, forse sono più comodi quelli reclinabili, in modo che i bimbi siano comodi anche per un pisolino.
  •  Seggiolino auto: Ne serve sicuramente uno, se si hanno due macchine per un po' si può usare l'ovetto come seggiolino ma poi và per forza sostituito con un seggiolino auto, quindi in lista se ne possono mettere anche due
  • Sdraietta: ce ne sono veramente di ogni tipo, sono coloratissime e in genere hanno dei giocattolini da afferrare e delle musichette. A volte sono provviste anche di vibrazione e lettore mp3: un vero lusso! possono starci sin da piccolissimi
  • Box: non a tutti piace rinchiudere il proprio piccolino tra le quattro mura di un box, ma ci sono momenti in cui diventa un'ancora di salvezza! Intorno ai 6 mesi i bimbi iniziano a sedersi, a gattonare e da lì in poi è difficile gestire da sole faccende domestiche e pargoletti che vanno ovunque. Dentro al box possono giocare, rotolarsi e imparare ad alzarsi e stare in piedi, almeno con Samuele è successo così. Anche per i box ce ne sono di ogni tipo, piccoli grandi, rettangolari e quadrati..basta scegliere!
  • Seggiolone: inutile dirlo, ma il seggiolone è importantissimo. Il bambino lo userà per parecchio tempo e lo sporcherà tantissimo, quindi è importante sceglierne uno di buona qualità, sicuro e completamente sfoderabile per poterlo lavare! Ci combinano di quei disastri. Alcuni modelli, come quelli della Chicco, sono adatti anche ai bambini piccolissimi, dai 4 mesi di età grazie a un riduttore da mettere sulla seduta.

  • Seggiolino da tavolo o da sedia: per noi è stato fondamentale! Non in tutti i ristoranti o a casa di amici si può trovare un seggiolone, con questi seggiolini possiamo protarci comodamente dentro una borsa la seduta dei nostri bambini. I seggiolini da tavolo si attaccano alla maggior parte dei tavoli (non a quelli di vetro o di plastica!!!), fà sentire il bambino "grande" perchè si trova all'altezza e alla distanza di tutti gli altri commensali e può interagire meglio con tutti. Il seggiolino da sedia è forse più universale, si attacca alla maggior parte delle sedie con due lacci e ha anche la possibilità di un piccolo vassoio che si può evetualmente togliere
  • Robot da cucina: ce ne sono di specifici per preparare le prime pappe ma possono andare bene anche i tradizionali robot da cucina. I primi si differenziano dai secondi perchè promettono di incamerare meno aria nell'impasto.
  • Sterilizzatore: Come prima cosa bisogna decidere che marca di biberon utilizzare, la scelto dello sterilizzatore spesso ne è una conseguenza. Gli sterilizzatori più comuni sono quelli a vapore, in genere contengono dagli 8 ai 12 biberon con relative tettarelle, ghiere e tappi, e quelli da microonde. Nulla toglie, se non si vuole avere questo aggeggio un po' ingombrante in cucina, di utilizzare i prodotti per sterilizzare della Militon o della Chicco, che, aggiunti all'acqua, assolvono alla stessa funzione.
  • Scaldabiberon: Anche qui vale come per lo sterilizzatore, la preventiva scelta del tipo di biberon che si intende usare. Gli scaldabiberon sono elettrici e molti hanno anche lo spinotto per l'auto che, non si sa mai, può sempre tornare utile.

  • Dosatore latte in polvere: Nella speranza che non serva o che serva il più tardi possibile, questo è un oggettino utilissimo! E' un barattolo chiuso, diviso all'interno in 5 sezioni dentro ognuna delle quali và messo il numero di cucchiaini giusto per un pasto. All'occorrenza si ruota il tappo e si apre la fessura sulla sezione che ci interessa e il gioco è fatto!
  • Thermos: utile per mantenere a lungo (circa 4 ore) il biberon caldo o fresco.
  • Piattini, posatine: I marchi più importanti ormai li realizzano già senza Bisfenolo, quindi meglio andare sul sicuro. Le posatine sono di silicone, plastica o in metallo, serviranno tutte!

  • Vaschetta in plastica con riduttore per neonato: Quest'oggetto è stato davvero utilissimo! Nelle vaschette dei fasciatoi si deve lavare il bimbo tenendolo dietro alla testa con una mano per non farlo andare sott'acqua, di conseguenza tutti i movimenti sono resi difficili dall'avere solo una mano libera. Queste vaschette che possono essere messe dentro alle normali vasche, sul piatto doccia o ovunque si desideri, hanno all'interno una sagoma sulla quale appoggiare il bambino che se ne sta comodamente sdraiato nell'acqua, permettendo alla mamma di avere entrambe le mani libere!
  • Prodotti per l'igiene vari: Accappatoio, bagno schiuma, shampoo delicato, olio per massaggi, termometro bagnetto,pettine e forbicine. E' un regalo molto quotato da amici "alla lontana" ma fà sempre comodo.

  • Umidificatore: A volte non ci si pensa, ma i bimbi si ammalano spesso e il raffreddore è sempre dietro l'angolo (non per niente li chiamiamo "mocciosi"). Fondamentale nei periodi invernali è tenere alta l'umidità dell'ambiente dove il piccino fà la nanna. A questo serve l'umidificatore. Ci sono quelli a vapore e quelli a ultrasuoni di ogni marca.
  • Macchina per aerosol: eh si..sempre che riusciata a farglielo fare, serve anche questa! Ce ne sono di specifiche per i bambini con giochetti incorporati ma spesso è il forte rumore che gli spaventa...

  • Termometro per la febbre: Abbiamo detto addio da un po' agli storici termometri al mercurio. Ora i termometri per bambini sono quello digitale e quelli a infrarossi (da inserire negli orecchi o a pochi centimetri dalla fronte).
  • Libro-racconto:  Anche qui ci si può sbizzarrire! Sono dei libretti molto simpatici con tasche, spazi per le foto e su cui scrivere in cui si racconta al proprio piccolo il suo primo anno, conservando la prima ciocca di capelli, i biglietti di auguri ricevuti, ecc. 
  • Lenzuolini, copertine, biancheria per carrozzina:  Tanti ve li regaleranno di fatti a mano, ricamati, molto preziosi, ma la cosa che forse non vi faranno e dovrete inserie in lista, sarà il set di piumino e paracolpi per il lettino.
  • Marsupio: E' stato riscontrato che è un regalo apprezzato moltissimo dai bambini ma anche dai papà, che forse cercano di provare quello che provava la mamma col cucciolo nel pancione! Ci sono i marsupi classici, dove il bambino viene "appeso" sul petto del genitore col volto verso di lui o verso l'esterno, i marsupi più strutturati per le passeggiate in montagna, dove il bimbo stà sulle spalle, o le fasce, che ricordano un po' quelle delle donne africane: avvolgono i bambini con strati di morbida stoffa!
Mi pare di aver messo tutte le cose più importanti , ma il trucco per fare una lista che non scontenti nessuno è mettere oggetti da OGNI PREZZO! Economici, per un pensierino o per fare una serie di regalini, e più costosi per i parenti e per gli amici più stretti.
E se vi dimenticate qualcosa...toccherà mettere mano al portafoglio!

martedì 22 novembre 2011

Il migliore amico di un bimbo è...il TOPO!

Non ci avevo mai fatto caso, ma la permanenza forzata in casa con un bambino piccolo mi ha portato sotto gli occhi questa verità: il primo animale che un bambino impara a conoscere è il topo.

Come dei pifferai magici sono circondati da topi, si può dire che sia uno degli animali più adatti su cui realizzare dei cartoni. Vediamo un po', partiamo da loro:

Mickey Mouse (Topolino) e Minnie sono sicuramente i più famosi e forse anche i più vecchietti  (sono entrambi del 1928) ma sicuramente attualissimi perchè sono OVUNQUE. Si possono trovare insieme al resto della combriccola Disney nel cartone "La casa di Topolino", ma la loro effige è diffusissima, in qualsiasi posto si vasa possiamo trovare qualche loro ritratto: sono su capi di abbigliamento, su giocattoli, sulle scatole per i guardaroba, sui libri, impresso nelle stoviglie per bambini e non solo, insomma, per chi, come mio figlio, Topolino rappresenta un idolo, ecco, la vita diventa piena di topo-tentazioni!


Forse un po' onnipresente ma ugualmente famoso è Jerry del cartone Tom & Jerry, in cui un topo e un gatto vivono scontrandosi ogni giorno per avere supremazia sulla casa.




Altro topolino storico (del 1959) è il nostrano Topo Gigio, compagno di Cino Tortorella in tante edizioni dello Zecchino d'oro. E' un topo in moltoprene molto coccolone  e un po' pasticcione ma davvero adorabile. Mio figlio ancora non lo conosce, ma sono sicura che come lo vedrà se ne innamorerà



Sempre dall'universo Disney troviamo Bianca e Bernie, Remy di Ratatouille e Fievel.
I primi sono una coppia di topolini, fascinosa e intelligente lei, bonaccione e pasticcione lui, che si trovano ad affrontare insieme tante avventure. Ratatouille è invece il cartone sui topi-cuochi francesi e Fievel è un topolino migrante che và alla scoperta da solo del nuovo mondo.



Al secondo posto tra le topo-preferenze del mio bambino sono loro i Topi costruttori, i protagonisti di un cartone in onda sul canale BABY TV del pacchetto Sky, in cui questa impresa di costruzioni di topolini si diverte a indovinare che oggetti trasporta lo sbadato postino che, ogni volta (ma proprio ogni volta è sempre UGUALE) rischia di far cadere il pacco dalla bicicletta. Da segnalare la sigla che martella  il cervello...

Sicuramente ne ho tralasciato qualcuno, ma mi sembra che la lista dei cartoni topastri sia già ben nutrita...
Io, per seguire questa moda, mi sono fatta entrare in casa una famiglia di topolini...spero di averla sterminata prima che inizi il letargo, altrimenti in primavera partirà una selvaggia CACCIA AL TOPO!